venerdì 13 aprile 2012

Riflessioni


In occasione delle notizie degli ultimi giorni, che ci vedono tristemente protagonisti insieme ad altri ragazzi e ragazze che come noi futuri medici e specializzandi si impegnano per studiare e migliorare il futuro di tutti, ci sentiamo particolarmente presi in causa. 
Parlando tra di noi ci siamo trovati tutti d'accordo nell'essere preoccupati e rammaricati di quella che si sta prospettando la nostra futura situazione, la nostra e quella di tanti altri ragazzi ritenuti "fortunati", "bamboccioni", "privilegiati" e quant'altro. Abbiamo ascoltato un po' infastiditi e spesso compatendo un po' questa generalizzazione di un'intera generazione, come se una generazione non fosse composta da migliaia di persone diverse con un percorso proprio (e - diciamolo - anche evitando di urlare ad alta voce come questa che sfotte sia la generazione del '68 e delle lauree del 18 politico), perchè ritenevamo a ragione che fare di tutta l'erba un fascio sia stupido e semplicistico in una società così sfaccettata come quella italiana, dove, caso unico al mondo, ogni città ha la sua cultura e la sua tradizione. E ogni individuo è sempre stato visto come un unicum che aggiungeva valore alla comunità culturale.
Penso che nessuno di noi abbia mai voluto togliere niente ai nostri nonni e ai nostri genitori. Penso e credo che tutti noi riconosciamo di essere sicuramente partiti da una situazione di generale benessere economico, in cui si guardava al futuro come ad un miglioramento esponenziale tendente all'infinito. 
Bene, ci siamo scontrati con la realtà di una crisi economica, ma anche sociale, globale e senza eguali. L'abbiamo tutti presa sui denti.
Non vogliamo però contribuire a questa svalutazione del nostro potenziale e della nostra professionalità. Molti di noi non si sono rifugiati in questo benessere sociale, ma lo ha anzi sfruttato per aggiungere valore alle proprie esperienze scolastiche e universitarie. E' vero che abbiamo avuto molte più possibilità dei nostri genitori (che a loro volta ne avevano avute più dei loro), ma non per questo siamo per forza ingrati.
Non vedo un'utilità in questa guerra generazionale che porta comunque alla stessa preoccupazione. Il futuro. Il futuro che appare lontano e irraggiungibile, i nostri titoli di studio svalutati fino ad essere inservibili in alcuni casi o portarci allo stremo in altri. Non penso e non voglio assistere alla distruzione di un sistema sanitario nazionale perchè molti di noi stanchi e devastati decideranno di rivolgersi al privato. Non solo per i migliori guadagni, ma anche per l'impossibilità di avere un luogo di lavoro con ritmi umani e la tranquillità di fare al meglio quello per cui ci siamo e ci stiamo tutt'ora preparando a fare.
Non voglio costringere me stessa e chi mi lavorerà attorno a scegliere tra i pazienti perchè saranno troppi. Non voglio assistere alla distruzione delle persone da parte della stampa perchè è più facile urlare alla malasanità che cercare di fare qualcosa.
Ma soprattutto sono stanca di sentirmi dire "vai a raccogliere pomodori". Perchè non è quello per cui ho studiato e mi sono preparata. Perchè non è quello per cui i miei genitori hanno pagato. Perchè ho un debito con loro che a queste condizioni non riuscirò mai a ripagare, perchè se queste sono le condizioni loro pagheranno per aiutarmi fino alla pensione, che arriverà tardi e in questo modo per aiutare la mia generazione la penalizzeranno al tempo stesso in un circolo vizioso senza uscita e senza precedenti.
Per questo penso dovremmo farci sentire, e personalmente appoggio la protesta dei giovani specializzandi e spero che per una volta tutti insieme sia possibile farsi sentire. Spero che nel nostro piccolo, ignorati da tutti, sia possibile arrivare ad inseguire i nostri sogni.

"La Confederazione Nazionale dei Medici Specializzandi (FederSpecializzandi) e il Segretariato Italiano Giovani Medici (SIGM), al fine di esprimere la più totale disapprovazione nei confronti dell'emendamento che, nell'ambito del disegno di legge “semplificazioni tributarie” attualmente in discussione alla Camera dei Deputati, introdurrebbe la tassazione IRPEF sulle borse di studio percepite dai medici in formazione specialistica, i dottorandi, e i corsisti in medicina generale, invitano pubblicamente i colleghi appartenenti alla suddette categorie all'astensione dalle quotidiane attività assistenziali e di ricerca nelle giornate del 16 e 17 Aprile 2012 ed alla partecipazione alle assemblee pubbliche che verranno indette autonomamente dai
comitati locali di ciascun Ateneo nelle medesime giornate.
Inoltre, per amplificare la voce unita dei giovani medici italiani stata indetta per martedi 17 Aprile 2012 una manifestazione nazionale che si terrà nella Piazza del Parlamento di Roma dalle ore 11.00 alle ore 13.00.

Alla luce delle ultime decisioni prese, lunedì 16 h 10 ritrovo presso la aule nuove con gli specializzandi per sit in di protesta.so che siamo solo studenti ma presto o tardi diventeremo anche noi specializzandi quindi...diamoci da fare!!! 
Non è un obbligo, ma solo un invito spontaneo che arriva anche dai nostri colleghi già medici che ci chiedono collaborazione.
Fate girare la voce!"



Buona notte a tutti

ps. chi non fosse del ramo guardi qui e un po' in giro 

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