giovedì 29 dicembre 2011

L'evoluzione della specie

Se c'è una cosa che odio di più che andare in palestra, penso sia andare in palestra con mia sorella.

Oggi gli altri due componenti femminili della famiglia si sono coalizzati per farmi andare in un altro paese, in un'altra palestra (che già la mia mi inquieta...figuriamoci un'altra) e per di più con mia sorella!

Ora, la genetica non sarà un'opinione, ma con noi due c'è andata molto vicino, fatto sta che diciamo in accoppiata sembriamo Barbie e l'amica rospa (dove io ovviamente sono la seconda). In più aggiungiamo che non è che fossi proprio senza nulla da fare, anzi diciamo pure che c'è il prossimo esame che aspetta di essere preparato (senza grandi risultati tra l'altro...).

Va bene, partiamo. Aspetta. 
- Cosa ci fai in bagno?

- Mi trucco!
- Ti trucchi prima di andare in palestra?

- CERTO! Io non esco mai non truccata - correlato da faccia saccente.

Molto bene. Benissimo anzi. Certamente non ho capito un c***o ma pazienza, ma spiegatemi perchè mai uno si deve truccare per andare a sudare? Ora io come minimo dopo 30 secondi sono un panda, sia come forma che come occhiaie... facciamo che come occhiaie lo sono già e magari si mascherano un po', ma non sottilizziamo.

Il problema ovviamente è che io sono l'eccezione, non lei, quindi subito al mio ingresso mi trovo un palestrato il cui braccio ha la circonferenza della mia gamba (e vi assicuro che ce ne vuole!) che guarda con compassione la mia mise (pantaloni della tuta e maglietta dei campionati provinciali di vent'anni fa). Ok ci siamo già passati una volta. "Vi aiuto?" ovviamente intendendo me. No sono in grado. Sono in grado di fare un circuito dopo vent'anni d'agonismo, dico tra me ma evito di esprimermi, non aggiungiamo stupore ai suoi poveri e surriscaldati neuroni. Faccia più che stupita di circostanza (più sono palestrati meno riescono a mascherare le espressioni).

La fauna è sempre la stessa, questo quasi mi consola. Adolescenti pompati con canottiere improbabili e disturbi dello sviluppo ormai certi (ma i genitori non vedono che si fanno di creatina?), vecchiotte pimpanti che si autodefiniscono 'ragazze' e creano scompensi ai figli assentandosi per ore in un palestra calzando improbabili e attillati pantacollant corredati di perizoma (le madri dei primi? Forse), uomini che amano più il loro pettorale della loro moglie (e probabilmente hanno più tette di me).

Seguo mia sorella. E anche un paio di gagliarde cinquantenni ben vestite che cercano di fare a gara a chi fa di più. No ma sul serio? Cioè la mia faccia truce di questo momento felice ti dice che puoi cercare di ammazzarti di fatica di fianco a me, che poi mi sento pure in dovere di rianimarti? Ma anche no sparisci!

Sorpresa. Fa la metà di me! Ora spiegatemi com'è matematicamente possibile che faccia la metà di palestra, mangi il doppio e sia la metà del mio peso?!? Matematica è una gran fregatura. Non dobbiamo arrivare ai logaritmi. E' divertente ma inutile.

Bilancio della giornata: morale sotto zero, autostima...autostima? Cos'è?, fiducia nella scienza meno di sempre e radiologia ancora da studiare. Sempre meglio.

domenica 25 dicembre 2011

Buon Natale rotolante


Ne approfitto per postare una foto che ho fatto oggi, correlata di dedica natalizia ^_^
Sembra che sia riuscita a sopravvivere a pranzi vari e parentame di Viglia e Natale...ma adesso rotolo dal gran che abbiam mangiato!
Buon Natale a tutti voi!

sabato 24 dicembre 2011

Christmas with the yours


Confesso. Sono un po' preoccupata per la Vigilia. Sono sempre preoccupata per la Vigilia.

Partiamo dall'assunto che per meglio distribuire le forze (e perchè no le panze), la nostra beneamata presenza - io, sorella trendy, padre paziente, madre schizogenica* - viene abilmente divisa tra pranzo e cena: pranzo luculliano da nonna materna, cena altrettanto luculliana (perchè privarsi di questo sottile istinto suicida) da nonna paterna. Ora questo è...non trovo un aggettivo abbastanza esemplificativo, ma direi che orrendo orrorifico e mostruoso rendono abbastanza l'idea.

Riunire una famiglia allargata attorno ad un tavolo è un'esperienza a dir poco mistica. Chi di voi ha famiglie perfettamente integrate nei suoi elementi? Bene io no. Per niente! 
Pranzo A: andiamo dal settenne al settantaseienne. Con nonchalance.

Settenne. Mio cugino è e sarà non solo il più piccolo e il più viziato di casa, nonchè l'unico maschio di famiglia! Questo scatena tra i suoi piccoli e immaturi neuroni una voglia di parlare pari a quella di Marconi dopo che aveva scoperto la radio. Gira con un'agenda del 2005 sottobraccio in cui ha disegnato tutti i suoi mostri, e li descrive con particolari, accurati. Se fa cenno ad aprirla scappate. Nessuno è abbastanza sano di mente da arrivare dal 1 gennaio al 31 dicembre senza dare segni di squilibrio (neanche il Padre Paziente). Ha un innato senso del macabro. Almeno condivide qualcuno dei miei geni.

- Cugina. Al contrario del fratello ci sono intere cene di famiglia in cui non le ho sentito dire una parola. A quindici anni è quasi più sfigata di me (quasi, io ero imbattibile**), il che mi mette un senso di disagio non indifferente. Ma al contrario di me alla sua età, bellamente infarcita di ogni teoria di libertà di pensiero e di espressione lei sembra apatica su tutto, dal sale nella minestra alla letteratura, allo sport, ai coetanei o ai matusa. Penso sia l'unica persona di questo mondo a non aver avuto una ribellione adolescenziale. Sono preoccupata di quando avrà vent'anni.

- Zii. Mia zia è maestra dentro. Non di quelle che correggono tutti, ma di quelle talmente abituate a parlare con i bambini delle elementari che vivono in un mondo dorato e bellissimo, ricco di luci e colori sgargianti. Parlare con lei è rilassante. Non è diventata così, lo era già a 16 anni che io ricordi. Mio zio ha la stessa loquacità di mia cugina, ma anche lui è un padre paziente. Regalare lego a mio cugino è uno spasso, io e lui ci mettiamo subito a giocare. 

- Nonno. Mio nonno è un incredibile mix di caratteri. E' estremamente controllato e menefreghista. Se decide che la persiana è da riparare si ripara. Se decide di fare un comodino dagli scarti fa un comodino dagli scarti. Anche se è la Vigilia e mia nonna sta andando giù di testa. Il profumo di legno che lo accompagna fa e farà sempre parte della mia infanzia, così come i giochi con i truccioli della pialla ("le ditaaaaaaaaaaa" sì ero una bimba tracagnotta e poco sveglia. Non ho detto di essere migliorata).

- Nonna. Mia nonna è fantastica. Era fuori come un balcone e non è migliorata con l'età. Nella sua vita ha perso un numero innumerevole di cose dalle chiavi di casa agli occhiali da vista, indistintamente, e le ha sempre ritrovate in posti assurdi dopo diversi anni. Di contro è riuscita ad accumulare cose che voi umani non potete neanche immaginare e tremo al pensiero di quando dovremo svuotare il suo solaio. Da lei ho ereditato la tendenza al casino interiore - e non solo - e la passione per la cucina (anche troppo). E' della scuola che cibo è uguale a amore, quindi più cibo uguale più amore. Vi lascio immaginare i pranzi ("ma ho fatto poco eh! solo due cosine due" le ultime parole prima della morte).

I miei li evito che salteranno fuori in altri momenti.

Pranzo B: mia sorella (che ormai purtroppo ha quasi diritto di voto) è la più piccola, quindi siamo più amalgamati. Per età.

- Cugino 1. Mio cugino è un ragazzone di due metri e passa. Dopo aver detto questo potete capire come il sangue non possa agevolmente scorrere e ossigenare tutti quei tessuti. Da piccolo era famoso per passare intere giornate mangiando un pisello (non fate della facile ironia, ho visto mia zia sull'orlo di una crisi di nervi diverse volte xD). Da grande - oltre a ammazzarsi neuroni a suon di lampade - si è dato all'organizzazione clandestina di festini a base alcolica a casa di mia nonna. La pubblicità dell'ultimo prometteva una serata Burlesque. Sono andata a letto immaginando mia nonna in guepiere in un bicchiere da cocktail. Non so fate voi.

- Cugino 2. Devo dire il personaggio più interessante. Ogni Natale regala qualcosa di nuovo e inaspettato. un natale si è presentato talmente rosso che pensavo seriamente stesse male (non che effettivamente stesse bene...) tutto perchè per non sfigurare ad una festa si era addormentato sotto alla lampada. Sì anche lui è un fan. il Natale dopo si è presentato con un tagli assolutamente improponibile, nascosto da un cappello ovviamente da donna, per cui è stato sfottuto tutta sera. Un'altra volta ancora si è presentato con un improponibile orologio decantando il fatto che andasse di moda. Guardando l'espressione scettica della mia sorella trendy ho capito che non ero la sola a considerare l'orologio di topolino come quello che è. Un orologio da bambini.

- Zii. Mio zio ha l'innata capacità di tirare fuori storielle imbarazzanti, ma imbarazzanti davvero! Storie di cui probabilmente anche il tuo subconscio si era liberato. Prima che lui le sottolineasse di nuovo. Mia zia ha l'incredibile incapacità di reggere l'alcool. Un dito di qualunque cosa e va in basa allegra. Ma non allegra, proprio spensierata! E qui vi lascio immaginare cosa ne viene fuori...

- Nonna. Mia nonna è un curioso mix di sensi di colpa e un sacco di altra roba. La sua parola d'ordine è " non mi venite mai a trovare!" per poi concludere con "ma lo so che siete brave" (ma che cazzo vuol dire?!?). Oddio dove ho lasciato la cartella di scuola? Ogni volta ritorno indietro di vent'anni e passo la serata a evitare che mi pizzichi le guance o altre parti anatomiche di rilievo.

Molto bene dopo questo excursus sono ancora più motivata per domani. Ma anche no.
Sopravviverò. Forse. Forse no. Nel caso Buone Feste!

ps. vi ho lasciato anche la colonna sonora di EELST ^.^
pps. buona vigilia anche a voi! ma le famiglie sono tutte un manicomio così? nel frattempo ho fatto di nuovo tardi...

*personaggi che ritorneranno! 
**del periodo adolescenziale ne riparleremo poi...

giovedì 22 dicembre 2011

Grinch e dintorni

Ok beccatevi lo sfondo natalizio. Il periodo Grinch è un po' passato, complice forse l'esame passato.

In compenso il karma mi ha punito in diversi modi, tutti sottili e piacevolmente fastidiosi, detto ciò un po' me lo sono voluta... forse... o forse anche no!

Bhè diciamo che sono soddisfatta di aver trovato più o meno i regali che mi mancavano (facciamo meno che più ma una percentuale che non tende a meno infinito è sicuramente più positiva della precedente), ma di contro sono diventata improvvisamente la schiava preferita di mia madre, cosa che non si può dire del tutto positiva se teniamo conto del fatto che ho cominciato un altro esame (sì mi sono presa BEN 12 ore di vacanza, intervallate, sempre per via del karma che mi ama immensamente, da un attacco di emicrania senza remore).

Sorvoliamo sul fatto che ho risposto a mia nonna "perchè sabato ci vediamo?" alla sua retorica domanda "allora venite sabato?", che poi, voglio dire, sono venticinque anni che andiamo da lei alla vigilia, cosa mi fai le domande trabocchetto quando il mio cortisolo è alle stelle? E sorvoliamo anche sul fatto che ho dimenticato la macchina e me ne sono accorta dopo un paio di ore con una dinamica che al solo pensiero rabbrividisco (torno dall'università mi fermo a comprare qualcosa, torno a casa beatamente a PIEDI! e dopo tre ore vergognosa vado a recuperarla fingendo nonchalance), e magari anche sul fatto che sono stata 15 minuti davanti ad una vetrina fingendo interesse per il semplice fatto che avevo completamente dimenticato dove stavo andando (non solo cosa dovevo fare ma proprio dov'ero diretta), ecco sorvolando su tutto questo possiamo dire che comincio ad entrare nello spirito natalizio.

O forse, più realisticamente, posso dire che non ci entrerò mai in questo spirito, anzi più cresco peggio è (crescere si intende sempre in circonferenza dopo i 15), e che non sono tanto un Grinch, ma piuttosto una che proprio non ce la fa a tener dietro al Natale e a tutti i suoi correlati.
Possiamo dire che una che come più grande desiderio ha una lavatrice e non la pace nel mondo forse esce un po' da quello che è l'ideale romantico della festività (e dal femminismo, ma questa è un'altra storia), o forse possiamo dire che una che ride a questa maglietta* e nella vita fa il rianimatore è un po' sadica (ma forse anche sì e anche no allo stesso tempo!). 

O forse potrei solo smetterla di fare finta di studiare per oggi andare a letto e sognare la neve...che diciamocelo è un orgasmo sensoriale e mi fa rientrare di diritto nelle grazie delle festività e del romanticismo così, di botto! :3



*la maglietta in questione è presa dal seguente sito http://shockdom.com/open/aoichan/ ed è opera di Aoichan una brava fumettista che è pure medico. Lo dico ad onor di copywright che spero di aver rispettato =P

giovedì 15 dicembre 2011

Conseguenze natalizie

Odio il Natale. Seriamente, lo so che sembra un discorso da Grinch (o come cavolo si scrive), ma suvvia! A chi è che piace quella ridicola bambina bionda con le guanciotte piene e il ciuffo che sembra un gayser che esplode? 
Seriamente! Chi è che almeno per una volta non ha pensato: "muori bastarda! o almeno beccati un paio di ceffoni!" è Natale, sono tutti falsamente felici, più ipocriti del solito, smielosamente innamorati della vita/del moroso/ del marito che tradiscono con il giardiniere o l'idraulico, o il maestro del figlio piccolo [questa è reale n.d.R.], ci sono i regali, che devono essere sentiti, certo! Chi non ha mai pensato a cosa regalare alla zia zitella che da piccola dava le caramelle a tuo cugino (perchè lui era maschio e doveva crescere) e a te no (perchè tanto sei già grassa)?
Il Natale tira fuori il peggio di me. Ci sono i regali da fare e io sto studiando ANATOMIA PATOLOGICA, cioè mica bruscolini! ma libri e libri su piccole celluline, piccole e centinaia di migliaia di celluline, una RIGOROSAMENTE diversa dall'altra e tutte che ti faranno comunque morire di una morte orribile. Lo stress si accumula, i soldi invece incredibilmente calano, e le idee, bhè diciamocelo, le idee latitano come non mai!
Le volte che si corre in centro o dovunque per cercare di mettersi disperatamente in pari su qualche regalo da fare ci si scontra con signore profumate e visonate con mille milioni di pacchetti che decidono se il lucidalabbra per la cugina della nipote del fratello dello zio della tata del suo cane sia meglio uva o melanzana, che, considerando che non l'ha mai vista, bhè non mi sembra sinceramente un problema di filosofia esistenziale, aggiungendo anche il fatto che avendo fatto il bagno nel profume puzzi anche di donna di malaffare smessa.
Conseguenza. Regali non fatti, studio indietro "come la coda del maiale" (sì da noi si dice così, esattamente come la satira dice di quelli delle nostre parti: paragoni calzanti e agricoli!), morale a terra, giri avanti e indietro per due province carica di roba sporca/pulita nei soliti torpedoni poco puliti e pieni di ragazzini urlanti e puzzolenti. Il Natale mi rende più cattiva del solito.
Seriamente no. Ma anche no. Per Natale voglio una lavatrice. Fanculo il femminismo.

martedì 13 dicembre 2011

Studenti di medicina

Cosa fanno gli studenti di medicina quando ca**eggiano su internet? Si pongono dilemmi etico morali, ovvio!
C'è del disagio...e di quello pesante...
In ogni caso ciò che è venuto fuori è una conversazione interessante su quello che viviamo nel nostro piccolo di studenti... Altre esperienze/opinioni? Aspetto immantinente ^_^
Ai posteri l'ardua sentenza!


A
Bravo Antonio, dopo tante belle parole su aborto e libertà femminile quasi svieni come un pivello vedendo l'aborto di un feto di due cm acardico e acefalo. Cavolo.
Mi piace ·  · Non seguire più il post · circa un'ora fa nei pressi di Granada · 
SkyWalker battersi per la libertà di scelta non significa essere senza emozioni
circa un'ora fa · Mi piace ·  3
Carmelo Sc Sei un grande Antonio, lo penso davvero..
circa un'ora fa · Mi piace
A Lo se, ma avendo sempre criticato ferocemente gli obbiettori questo mi rende ipocrita ai mie stessi occhi. Anche perchè in questo caso era un gemello acardico che non aveva altro scopo che fare scoppiare dal carico il cuore del gemello sano.... non c'era alcun dilemma etico.
circa un'ora fa · Mi piace
SkyWalker ribadisco quanto detto prima, il dilemma etico non c'entra niente con il nostro essere uomini, e quindi essere emozionali. il fatto che una morte ci tocchi non c'entra niente con il fatto che razionalmetne la ritenessimo inevitabile
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A Sky capisco quello che dici, e certamente l'immagine dell'ago che entra nella pelvi mi resterà a lungo... però essere medici comporta sopprimere alle volte il nostro essere emozionale, è una cosa che pensavo di aver imparato a fare da diverso tempo.. non mi aspettavo una reazione del genere, per fortuna mi sono seduto e ho bevuto un po' d'acqua subito.
circa un'ora fa · Mi piace
SkyWalker lo so, ma ho sempre pensato che l'essere emozionali ci desse quel quid in più. e d'altra parte sono sempre stata spaventata da chi emozionale non lo è affatto, anche se capisco che si tratta di una difesa. chi riesce ad essere medico e a mantenere le sue emozioni va sì a scapito suo ma, penso a beneficio del paziente (opinione contestabile eh!)
circa un'ora fa · Mi piace ·  5
A 
Sono (naturalmente) d'accordo con te, del resto sai le opinioni che ho sopra certi ""medici"" che proverebbero una emozione solo a pagarli (moltissimo) . Ma non hai capito il punto che ponevo io : ti batti per la libertà all'aborto, ti dici...Visualizza altro
circa un'ora fa · Mi piace
J Carissimo collega, mi è quasi successa la stessa cosa a settembre nel vedere la rimozione di un grosso nevo sulla schiena...che in confronto ad un aborto è una sciocchezza. Quindi sei in buona compagnia. Essere studenti e, in futuro, medici non toglie il fatto che prima di tutto siamo umani ;)
38 minuti fa · Mi piace
A 
Figlioli ok tutti umani, idealisti, emozionali, e cavolo penso mi conosciate, parlate con quello che idealmente dovrebbe essere il campione di questi campi (con tutti i disagi del caso) ma io vi ho posto un problema preciso : se siamo emozi...Visualizza altro
30 minuti fa · Mi piace
J 
non si nasce mica imparati Anto...impareremo a gestire meglio certe situazioni. Aggiungo che l'essere spettatori e il non interagire attivamente sul campo operatorio certamente non rende la cosa più facile. Tranquillo ci sono fior di chirurghi che sono cascati come pere cotte le prime volte. Per quanto riguarda il tuo dilemma etico...consentimelo...non c'entra proprio una beata minchia XD...un'opinione in termini etici sull'aborto può (anzi deve) averla chiunque, anche un muratore, un impiegato o un avvocato. Anche chi non entrerà mai in un comparto operatorio. Sono 2 binari paralleli..
26 minuti fa · Mi piace
SkyWalker http://www.youtube.com/watch?v=8qVP7EcYHus so che è dozzinale ma rende xD
John Carter first day at the county general hospital.
25 minuti fa · Mi piace ·  2 ·
A Oddio ER noooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo XD comunque rende! @ Jack : se ne hai le competenze e dici "si può fare" (opinione) devi essere pronto a dire anche "lo faccio" . Altrimenti mi spiace ma è una ipocrisia.
14 minuti fa · Mi piace
SkyWalker lo dici perchè forse non ti è ancora capitato di fare qualcosa con le lacrime agli occhi ^_^
11 minuti fa · Mi piace
J 
non sono per nulla d'accordo e ne abbiamo l'evidenza quotidiana. Io ad esempio Anto se dovessi scoprire che una mia ipotetica ragazza è incinta mi opporrei all'aborto e cercherei di convincerla a tenerlo. Non per questo non trovo giusto che ognuno debba avere la libertà di scelta. Esempio banale: sono contrario a chi si butta col paracadute? Certo che no, è una scelta. Quindi devo buttarmi anche io? Non credo priprio...
11 minuti fa · Mi piace
A Gli esempi non calzano jack, perchè tu non sei un muratore. Una donna non può abortire da se, ha bisogno di qualcuno che lo faccia per lei. E no Fra so che significa perchè mi è capitato. Ripeto : "Si può fare ma lo faccia qualcun altro perchè io non lo sopporterei" non penso sia corretto. Poi ognuno tiene la sua opinione ;).
5 minuti fa · Mi piace
A ( e lo dico pensando ai racconti di mio padre, anestesista, che finì a dover praticare aborti terapeutici perchè non c'era UN ginecolo non obbiettore. A questo punto non lo fare, per non accettare le conseguenti lacrime, diventa una diserzione di fronte alla richiesta di salute di una persona.)
2 minuti fa · Mi piace

giovedì 1 dicembre 2011

World AIDS Day


- Buongiorno signora, promuoviamo la giornata Mondiale per la lotta all'AIDS, le lasciamo la spilletta che testimonia il nostro impegno.
- devo pagare?
- ...no la spilletta gliela diamo volentieri! E come simbolo della giornata distribuiamo anche un preservativo, perchè l'importante è prevenire!
- ODDIO no ragazzi quello no!! NON SO DOVE METTERLO!!!
- ...
- ...
- ...
- bene adesso facciamo tutti finta che non abbia detto niente e me ne vado...
-...
- ...era così evidente quello che stavamo pensando?
- non lo so ma non potevamo non pensarlo...
- distribuiamo?
- sì ma a lei no...ha 70 anni almeno non vorrei altre sorprese!
- l'educazione sessuale in questo paese regala sempre nuove sorprese...

Oggi è la giornata mondiale per la lotta all'AIDS! Se volete spendere qualche minuto informatevi qui e qui, mentre il nostro banchetto era devoluto a cesvi!

mercoledì 30 novembre 2011

Conversazioni folli

- Oggi ho evitato G. Il tuo moroso gli ha detto che sono vogliosa...ma ti sembra?!?!
- ...ehm...oddio...ha ancora tutti i genitali?  no sai lo volevo sapere perchè mi sento parte in causa
- sì, di solito parto con le ditate nelle coste, perchè penso a te!
- HAHAHAHAHAHAH che carina grazie! questa conversazione surreale finisce sul blog!
- bhè quindi mi confermi che le coste non ti servono...
- no tranquilla non mi servono...

- perfetto.. ora che ci siamo giocate ai dadi le coste del tuo moroso, vado a nanna.. dmn sveglia ore 6...posso vomitare per l'entusiasmo??? (quello che si diceva qui)

Coalizione tra donne...brutta roba per chi ha un cromosoma Y...

Tempus fugit

Come studente di medicina dovrei avere diritto a 30 ore giornaliere per circa 10 giorni settimanali. 
Sembra che non appena si passi il test d'ingresso come per magia si moltiplichino all'infinito le cose da fare e si ottenga il dono dell'ubiquità. 
Arrivati all'ultimo anno, non solo si ha a che fare con lezioni e inutili tirocini obbligatori (dico inutili perchè per quello che facciamo saremmo migliori come laureati in arredamento d'interni che non come futuri medici), ma si apre anche il mitico mondo degli internati. 
In tutto ciò la giornata è suddivisa più o meno in questo modo: sveglia 6.30, sala o reparto o qualsiasi altra cosa uno abbia deciso di fare verso le 7.30per rimanere se va bene fin verso le 14, che poi non si sa mai perchè ma è l'orario in cui arrivano i casi migliori/quelli che devi assolutamente inserire nella tesi, quindi il tempo si allunga inevitabilmente fin verso orari serali non meglio definiti, in tutto ciò ovviamente si è usciti per un paio d'ore a fare lezione (perchè di più non si poteva, poi solo quelle interessanti o solo quelle in cui "prendono le firme"),e si è rincorso un professore a caso nei corridoi per avere una firma sul librettino dei tirocini. Ovviamente in tutto questo il pranzo è saltato, spesso la cena pure, visto che i famosi orari serali non meglio definiti si aggirano attorno alle 21, 22. 
Fatto questo in mezzo alla nebbia (sì da noi c'è la nebbia continuamente) ci si avvia lemmi lemmi verso casa dove davanti alla camomilla calda ci si mette finalmente a studiare, per arrivare a orari non meglio definiti che si aggirano attorno alle 3 di notte. Doccia (sì i miei vicini mi odiano, ma tanto non sono mai a casa che potranno mai dirmi?), puntata di sveglia e via che si ricomincia.
Di questo passo non so se ci arrivo viva alla laurea. Di sicuro non ci arrivo preparata...

giovedì 24 novembre 2011

Finanziamenti e Finanziarie

Questo è uno sfogo, e questa sotto è una mia foto. Quindi per la prima volta chi non sa nulla di questo blog e sa chi sono potrebbe tranquillamente riconoscermi, ma chissenefrega. A volte, forse, ne vale la pena.


Premetto che non so nulla di economia, per passare la parte relativa ad economia aziendale dell'esame di igiene avevo studiato come una dannata. Quello che proprio non mi riesce di capire però è come non riusciamo a trovare fondi per un'iniziativa così "nobile" come l'Ospedale dei Pupazzi. 

L'OdP (amorevolmente soprannominato ospedale di stica**i) è un'iniziativa del SISM (che a sua volta è il segretariato italiano degli studenti di medicina di cui faccio parte), che consiste in parole povere nel far passare ai bambini la paura dei medici e degli ospedali mediante il gioco. I bimbi vengono da noi con i loro pupazzi malati e assieme ai pupazzologi assistono ad una visita vera e propria, con tanto di strumentazioni, esami e sale chirurgiche ricreate a misura di bambino.

Ora io non sono una fan dei piccoli cuccioli di umano (cit.) ma è un'esperienza bellissima, non solo per i bambini che partecipano sempre entusiasti all'iniziativa (molti tornano tutti gli anni! e inventano patologie sempre più fantasiose!!!) ma anche per le famiglie, che si rendono conto di cosa aspettarsi grossomodo durante una visita, e per noi studenti, che forse per la prima volta nella nostra vita universitaria prendiamo parte a questo piccolo mondo di giochi e fantasia che è quello dei bambini.

Tutto questo per spiegare che trovo veramente inconcepibile che NESSUNO sia disposto a finanziare un'esperienza di questo genere! L'anno scorso ci siamo autofinanziati, nella vana speranza che quest'anno le cose cambiassero, ma guardandoci in tasca possiamo dire con certezza che non ce la faremo, che a Maggio deluderemo i nostri draghi, i panda, i delfini e gli squali giganti, non potremo steccare zampe, curare ferite, fare interventi chirurgici dai più elementari ai più complicati, salvare gli orsi dall'infarto o far partorire zebre incinta. I nostri morbidi pazienti (e soprattutto i loro piccoli proprietari) forse non riceveranno nessuna cura, nessun esame specialistico e nessun intervento chirurgico. Neanche i loro essenziali vomitostop, salvagola e sgonfiolin, o le ancora più importanti coccole e caramelle.

Mi dispiace, mi dispiace tantissimo. Ma nel mondo dei grandi i soldi del monopoli non sono sufficienti, e nel mondo degli ancora più grandi non siamo sufficienti noi nel nostro piccolo, la nostra poca pubblicità, la nostra inesistente politica e il nostro silenzioso clamore.

Non posso davvero credere che la crisi ci faccia più paura di una faccia triste.

mercoledì 23 novembre 2011

Il dolore

- Non ho mai fatto così tante epidurali da quando sono in Svezia
la caposala mi guarda sconvolta
- Ma come fate in Italia a partorire???
Interdetta - Bhè come si faceva dall'inizio dei tempi: urlando


Valutare il dolore è difficile. Davvero difficile. In Italia ancora di più. Giorno dopo giorno ci si scontra con l'incredibile credenza che provare dolore sia parte integrante della malattia, o a viverlo in modo melodrammatico e teatrale oppure al contrario che provare dolore sia segno di debolezza, .
Tutto questo porta o a sottostimare i sintomi, ad accettarli, a vedere chi prende antidolorifici come drogati e a pensare alla morfina come Satana in persona. Non solo da parte dei pazienti, ma anche da parte dei medici. I medici sono spiazzati davanti al dolore. Alcuni lo ignorano. Ho sentito dire diverse volte "è impossibile che senta così male!", perchè è impossibile? Non tutti proviamo dolore allo stesso modo. Se il paziente dice che fa male, ha male, a prescindere da quanto pensiamo possa averne. Il dolore è un sintomo.
E come tale va ascoltato. 

Post un po' inutile e di riflessione personale, ma fare una giornata in endoscopia porta a questo ed altro. Il video è una citazione molto conosciuta!

martedì 22 novembre 2011

Chicche

‎-Signora, ha qualche allergia?
-Si, sono allergica all'eucalipto
-Beh, fortunatamente lei non è un koala!

Non fa una piega...il mondo è pieno di allergie strane. Ora la mia domanda è: ma come fa la signora ad essere certa di essere allergica all'eucalipto? Chi è quel medico che le ha fatto le prove per scoprire questa rara quanto devastante allergia?

La signora ha avuto un infanzia difficile. Niente zoo per lei.

lunedì 21 novembre 2011

Piccole e grandi novità

Sono in ritardo di circa qualche mese sulla tabella di marcia, lo so! Ma come sempre Settembre è stato ricco di esami e di cose da fare. Ho vinto una tesi e una frequenza in reparto a casaccio che mi porta via un sacco di tempo ma da grandi soddisfazioni (sì lo so che eccitarsi a vedere le vene sulle braccia altrui è segno di sadismo, ma cercate di capire che siamo piccoli e innocenti studenti di medicina). So anche che non siamo piccoli e non siamo innocenti, comunque poco cambia. In tutto ciò Ottobre e Novembre sono scivolati pigri e stanchi al ritmo di quattro ore per notte.
Per il resto ho anche pensato bene di uccidere il mio povero e unico ginocchio superstite, per non farmi mancare proprio nulla!
In compenso i miei mi stanno dando grandi soddisfazioni, nel tentativo di capire cosa faccio a tirocinio e alla risposta "oggi ero in endoscopia", mi è stato ribattuto: "bhè in fondo non è molto diverso dal fare l'espurgo". Grazie papà seriamente, non aspettavo altro! Anche se devo dire che è una sintesi alquanto calzante...
L'università è sempre quella, i tirocini sempre quelli e i compagni di corso pure (attimi di profondo sconforto).
Di fatto ho scoperto che scrivere in fondo aiuta, e cercherò di farlo più spesso per la mia salute mentale se non altro. A presto, coscienza!

p.s. tra le piccole novità di questo periodo c'è anche la nuova immagine del blog!

lunedì 5 settembre 2011

Pigrizia

Ultimamente sono pigra. Non aggiorno il blog come dovrei, non studio come dovrei. Insomma non è che vada proprio tutto come dovrebbe (dannati condizionali!). In realtà anche se le "vacanze" sono appena finite sono un po' stanca. Sentirsi stanchi a vent'anni (ok non sono più venti ma sorvoliamo) è stupido, lo so! Ne sono assolutamente e profondamente convinta. Ma non cambia molto la situazione in realtà.
Come non avevo detto prima di partire (ma come si poteva intuire forse dall'ultimo post) sono stata un mese in Svezia per un progetto di scambio. E alla fine in questo popolo avvelenato profondamente dallo xilitolo che ingurgitano fin da piccoli (giuro mai visto denti più bianchi!) mi sono trovata bene, anzi molto bene!
Come al solito ho fatto amicizie sparse per il mondo e follie su navi da crociera dirette a Tallin (sorvoliamo su questo punto e sul fatto che il mio fegato sta ancora pagando lo scotto). Mia madre continua a chiedersi come faccia a conoscere persone praticamente dovunque, ma ormai ho rinunciato a fare la lista dei paesi possibili per vacanze turistiche gratuite ^_^
In tutto ciò un mese (o più diciamocelo) all'estero è quello che consiglio a tutti (predica patronale. ora mi sento un nonna!) mi piace viaggiare, capire come funziona la vita in altri posti e conoscere persone provenienti dai paesi più strani. Per il momento il "premio strano e follemente simpatico" lo vince un giapponese che si fingeva messicano (no non aveva fumato niente era così nature...).
Tornare alla realtà è come atterrare male con un aereo. Un po' sconvolgente. Un po' come la pubblicità "ma sono appena tornato" di Costa Crociere per intenderci....

sabato 6 agosto 2011

Nostalgia (pro e contro)

- Ma qui sono pazzi! Cioè ti rendi conto che hanno un paio di forbici in ogni carrello? E nessuno si sogna di portarsele a casa!
- E' per quello che continuiamo a fregare camici? Per sentirci più a casa?
- Mi sa di sì... Ma scusa e quelle calze che si mettono in sala con i sandali? Sono l'antisesso!
- Loro SONO l'antisesso sai? Se qualcuno capisse l'italiano e sentisse la tua frase ti avrebbero già evirato per il sacro fuoco della parità dei sessi.
- Merda. Ma come hanno fatto a passare dalla parità dei sessi all'asessualità?
- Non so. Ma qui di certo non sono le donne che cambiano i pannolini...
- Mi manca l'Italia
- Con tutti i suoi casini?
- Sì
- Con tutti tutti i suoi casini?
- Forse mi farò piacere questo posto
- Forse in effetti è meglio ci devi stare fino a gennaio...
- Cazzo fa buio e freddo
- Sei di Torino cosa vuoi che cambi?
- Qui scopano solo per fare figli
- No basta farli bere e concludere prima che ti vomitino addosso le loro ultime tre cene...
- Sei di un romanticismo che uccide
- Sarà meglio che fai venire qui tua moglie...
- Mi sa di sì comincia a mancarmi pure la vita coniugale
- E' segno di vecchiaia sai?
- ...
- ...
- Che dici la finiamo qui e svegliamo questo povero cristo? Mi sta venendo male
- Certo rendine partecipe anche l'infermiera nazista che ha un debole per te
- Dio voglio tornare a casa!

Discorsi semiseri tra un paziente addormentato uno da addormentare e uno da svegliare.

martedì 19 luglio 2011

Sospesa

Mi sento sospesa. ho appena finito uno scritto e tra qualche ora ho l'orale (metterci tre ore per correggere un compito a crocette è una bestialità immane!). Mi sento sospesa. Dovrei studiare, riguardare, fare e rifare tantissime cose. Invece sono qui a scrivere cose assolutamente inutili...
Non ho mai capito nè mai capirò questa strana sensazione nel mentre degli esami, quando se agitata in piena scarica di adrenalina e cortisolo ma in tutto questo alla fine calma. Almeno esteriormente calma. Internamente sembri un vulcano pronto all'eruzione.
E' un periodo pienissimo. Ho duecento cose da fare, ho dato tre esami e devo preparare la valigia per la Svezia, ma tutto questo sembra così lontano. Sfumato.
Ho la sensazione di non essere io ad occuparmi di tutto questo. Ma un'altra. Forse la mia parte organizzativa.
Devo riconoscere che sebbene psichiatria come esame mi abbia lasciato alquanto interdetta e non lo sceglierei mai come specializzazione futura mi ha aperto un po' troppi interrogativi sulla mia lucidità e integrità psichica.
Conclusione: a fare medicina si diventa ipocondriaci.
E sconclusionati aggiungerei visto questo pezzo senza capo nè coda...
Torno a far finta di studiare e a sfogliare spasmodicamente pagine su pagine di schemi e appunti.

lunedì 18 luglio 2011

Notte prima degli esami

Notare che non ho tempo neanche di trovare un foglio bianco nè di scrivere qualcosa, ma solo di pocciare dietro un foglio di studio...

lunedì 11 luglio 2011

Estate secondo gli studenti


So che mi sono presa una lunga pausa, ma non è stato del tutto voluto. Le cose da dire sarebbero tante, troppe forse! Mi limiterò ad aggiornare per quanto possibile sulle più interessanti ^_^
Purtroppo i ritmi serrati mi hanno un po' ucciso negli ultimi tempi, cercherò di rimediare!

domenica 24 aprile 2011

Buona Pasqua


Buona Pasqua a tutti!

Scusate l'assenza di questi giorni ma ho giusto un paio di esami che pendono sulla mia testa come la spada di Damocle... Torno presto!

lunedì 11 aprile 2011

Mare

Mi sono concessa un we al mare. E adesso sembro un'aragosta sulla griglia. Chissene ne valeva la pena =P
Adoro il mare. Non so come sia possibile che io sia nata nella grande piana. pazienza ormai mi tocca. Del resto sa avessi fatto l'università in un posto in cui c'era dell'acqua mi sarei persa subito.
Di fronte ad una distesa d'acqua qualsiasi vado leggermente in estasi. Lo so che è strano avere la sindrome di Stendhal per il mare ma non ci posso fare molto! Riesco a stare per ore a guardare il mare, e a dirla proprio tutta tutta forse un bagnetto ci stava domenica... Certo che passare l'Appennino e trovarsi in mezzo alla nebbia mi ha fatto sentire davvero a casa!
La cosa terribile in realtà è stato il viaggio andata ritorno tipo carro bestiame. Con una comitiva di vecchiette che discorreva di familiari psichiatrici...la psichiatria mi perseguita...vabbè...certo che poteva evitare di discorrere amabilmente dei cazzi suoi su un treno stipato mentre io (in piedi e in equilibrio su una gamba con la faccia sull'ascella di un francese molto poco pulito) studiavo farmacologia.
Allego iconografia ^_^
Chi è che indovina il posto?

ps. A breve arriverà altra iconografia...sto producendo cazzate sui quaderni di appunti.
pps. Scusate la brevità ma devo sbobinare l'uomo più pesante del mondo...

giovedì 7 aprile 2011

Aperitivizzando

A medicina si iscrivono ogni anno circa 1000 persone (almeno nella mia città) e ne vengono ammesse 200.
Dopo un po' che vivi in università giorno e notte, studi in biblioteca e corri da un reparto all'altro conosci un po' tutti. Almeno di faccia. Molto più spesso per gossip. La fauna è a dir poco variegata. Chi salverà il mondo, chi troverà la cura per tutte le malattie, chi segue le orme del padre-fratello-zio-zia-mamma-nipote-ecc, chi guadagnerà tanto, chi non guadagnerà mai niente e lo farà solo per volontariato (quelli che guadagneranno di più e saranno anch i più stronzi), chi passerà le notti in ospedale, chi ha lo studio aperto del papi (detta così sembra tutt'altra cosa), chi finirà alle 17.00 lasciando i colleghi nella merda, chi si ucciderà di lavoro e chi se ne fregherà altamente, chi sarà sempre in reparto alle 7.00 per dare una mano alle infermiere, chi le infermiere e i colleghi sono sicuramente peggio di me e non ne sanno niente. 
Di solito non è indicativo come la si pensa al primo anno, ma già ai primi tirocini comincia a delinearsi che medico diventerai. Chi: "Bello questo tirocinio! Sono stata in reparto tutto il giorno ma ne è valsa la pena", chi invece: "bello questo tirocinio alle 10 hai finito e ti mettono la firma". E' un attimo. Attenzione gente queste persone metteranno le mani nei vostri pancini!
Tutta questa lunga introduzione (anche inutile se vogliamo! ma mi sono dilungata come al solito) perchè ogni tanto complice il faccialibbbbro (con un sacco di B) qualcuno pensa bene di organizzare un aperitivo per tutti gli studenti di medicina.
Ora immaginate una mandria di disadattati sociali con pelle tendente al verdognolo occhiaie profonde come la fossa delle Marianne sotto o sovrappeso causa alimentazione sregolata al massimo e bisognosa di alcool giusto per intervallare e diluire appena l'incredibile quantità di caffeina che sono riusciti ad ingurgitare durante il giorno e la notte prima. Alcuni sono vestiti con guardaroba che costano come il mio appartamento, altri sono praticamente in pantaloni della tuta. la maggior parte di loro fuma come ciminiere o ha strane patologie psicofisiche da stress.
Sorseggiano qualcosa di alcolico (cosa non sempre è importante) la cui unica cosa che conta è che sia PIENO d'alcool, parlando tranquillamente di cosa hanno visto in sala operatoria/necroscopia, oppure raccontandosi gli aneddoti puù schifosi fino a che non si liberano attorno a loro posti a sedere o non devono rianimare qualcuno per lo schifo. Una certezza. Tutte le sociopatie le acquisiamo con il test d'ingresso, assieme al dono dell'ubiquità.
Parlotto allegramente con un ragazzo del terzo anno mio amico. Carino, entusiasta. Fa quasi tenerezza. Eravamo così anche noi. Incantati. Che bello mi vengono quasi le lacrime dalla commozione. Parliamo del più e del meno, ridiamo e scherziamo. Viene fuori che vorrebbe fare psichiatria criminale. Tutti noi all'inizio vogliamo fare le cose più disparate e fantasiose. Siamo tutti un po' romantici all'inizio. Ed è bello così. E' un modo per non impazzire del tutto!
Si avvicina questa ragazza del mio anno. Una di quelle che si sente bella e per i corridoi non ti saluta neanche. Magari si sentiva sola. Ciao come stai come non stai e convenevoli del caso. Poi mi rivolgo al mio amico: "Se vuoi chiedere qualcosa a lei frequenta in psichiatria" (io non sono proprio la persona adatta a cui chiedere!). 
Lui fibrilla. Lo vedi! E' felice. Ha un nuovo dio. comincia a chiederle della psichiatria criminale perchè è il suo sogno.
Lei scocciata. Alza le sopracciglia e spara: "Ah sì è un trend degli ultimi tempi". Se ne va. Noi basiti. Gelo completo. Chi cazzo è che parla di 'trend' per quanto riguarda le specializzazioni??? Ci guardiamo: "che figa di legno!" in coro. Scoppiamo a ridere. A rifare la scena non sarebbe venuta uguale. 
Due ragazzi che ridono beatamente con un bicchiere in mano. Per fortuna che c'è ancora chi ha capito che un sogno e una buona risata sono importanti per sopravvivere in questo mondo di pazzi.

mercoledì 6 aprile 2011

Mondo [ovvero mi piace (3)]

Mi piace viaggiare in treno. Guardare il mondo dal finestrino. Guardarlo scorrere come un'osservatrice esterna. Come se non mi toccasse minimamente.
Di notte è ancora meglio. Luci che si rincorrono nel mio campo visivo. Si toccano, si schivano e disegnano l'orizzonte corolandolo di giallo e rosso.
Lo so che vedo il mondo in modo strano. La verità è che ultimamente il mondo mi sta un po' troppo stretto. Odio un po' tutti. Vorrei che le persone fossero più presenti, più leali, più amiche. Insomma tutto quello che non accadrà mai =) La realtà è sempre a metà degli estremi. Un mondo grigio insomma, con tante gradazioni.
E' solo un momento un po' così sono stremata e stanca. Passerà.

domenica 3 aprile 2011

Pausa

Settimana di pausa non voluta per una settimana. Non ho avuto tempo neanche per respirare e in più la chiavetta ha pensato bene di scioperare per un po'. Forse è il karma, come dice una mia amica!
Come promesso ormai da un po' vi metto la vignetta finita di qualche tempo fa. Spero che stavolta si veda meglio! In compenso c'è la fine. Mi darò all'arte! =P

Dovrebbe allargarsi se ci si clicka sopra! Se non si capisce cosa c'è scritto vi farò la traduzione! xD

lunedì 28 marzo 2011

Rimbalzare

E' tutto il giorno che rimbalzo da una parte all'altra di due province. Sono stanca ho il culo quadrato e non ne posso più di macchina, brutto tempo, pioggerella, nebbia (sì lo so che la geografia è contro di me. ma vaffanculo primavera!), autisti imbranati e impediti, traffico e kilometri e kilometri macinati per nulla.
In più sono apatica su cose per cui non dovrei esserlo. Temo sempre quando non ho la forza di provare nulla. Sono solo stanca e dormirei per giorni e giorni. Dormire e basta.
Oggi mi sono data alla pseudo arte quindi la chiudo qui anche perchè mi sembra di lamentarmi e basta. Non sono produttiva. Dovrei risolvere duecento cose. Vorrei risolvere duecento cose. Ma non ne ho la forza. Ho paura. Ho paura di non riuscire.
Scriverò qualcosa di meglio domani spero. Buona notte a tutti cerco di recuperare un po' di sonno perso (almeno quello).

Iconografia

Allego iconografia del post precedente.




magari domani la scannerizzo anzichè fare una foto con la webcam -.-' perdonatemi ma non c'è muscolo che non mi dolga e cortisolo che non sia in circolo...

Particolari

E' che a volte ti concentri su qualche piccolo particolare. E la vita ti travolge.

domenica 27 marzo 2011

è domenica

Non pensavo fosse possibile soffrire di claustrofobia del mondo, invece in questi giorni mi sento proprio così non sopporto nessuno, tentazioni di strage, scorbutica e intollerante. Come al solito troppe cose da fare nell'immediato e troppe che non verranno fatte causa mancanza di tempo. Sono un po'  disincantata.





E comunque vorrei solo che la maggior parte della gente annuisse e mi ascoltasse. Almeno fino al momento  in cui io ordino di smettere ^_^ o di continuare all'infinito! Penso che sarebbe bello essere allegramente massaggiati alle terme con un drink a noce di cocco in mano (sì lo so che il coktail a noce di cocco non è serio ma ammettiamo per un attimo che è una figata coreografica!).




 Anche se poi ci sono momenti in cui le persone ti sorprendono e dicono o fanno proprio quello di cui tu avresti bisogno in quel momento. Senza aspettareche sia tu a chiederlo, senza metterti in difficoltà.
Semplicemente arrivano e si fanno sentire con un gesto o una frase che ti tirano fuori dal periodo di merda che è l'incasinatissima vita di tutti i giorni.


ps. perdonatemi ma essendo domenica mi sono appoggiata e fatta aiutare da una qualche vignetta =) torno a studiare che oggi ho fatto ben poco d'altro.