giovedì 15 dicembre 2011

Conseguenze natalizie

Odio il Natale. Seriamente, lo so che sembra un discorso da Grinch (o come cavolo si scrive), ma suvvia! A chi è che piace quella ridicola bambina bionda con le guanciotte piene e il ciuffo che sembra un gayser che esplode? 
Seriamente! Chi è che almeno per una volta non ha pensato: "muori bastarda! o almeno beccati un paio di ceffoni!" è Natale, sono tutti falsamente felici, più ipocriti del solito, smielosamente innamorati della vita/del moroso/ del marito che tradiscono con il giardiniere o l'idraulico, o il maestro del figlio piccolo [questa è reale n.d.R.], ci sono i regali, che devono essere sentiti, certo! Chi non ha mai pensato a cosa regalare alla zia zitella che da piccola dava le caramelle a tuo cugino (perchè lui era maschio e doveva crescere) e a te no (perchè tanto sei già grassa)?
Il Natale tira fuori il peggio di me. Ci sono i regali da fare e io sto studiando ANATOMIA PATOLOGICA, cioè mica bruscolini! ma libri e libri su piccole celluline, piccole e centinaia di migliaia di celluline, una RIGOROSAMENTE diversa dall'altra e tutte che ti faranno comunque morire di una morte orribile. Lo stress si accumula, i soldi invece incredibilmente calano, e le idee, bhè diciamocelo, le idee latitano come non mai!
Le volte che si corre in centro o dovunque per cercare di mettersi disperatamente in pari su qualche regalo da fare ci si scontra con signore profumate e visonate con mille milioni di pacchetti che decidono se il lucidalabbra per la cugina della nipote del fratello dello zio della tata del suo cane sia meglio uva o melanzana, che, considerando che non l'ha mai vista, bhè non mi sembra sinceramente un problema di filosofia esistenziale, aggiungendo anche il fatto che avendo fatto il bagno nel profume puzzi anche di donna di malaffare smessa.
Conseguenza. Regali non fatti, studio indietro "come la coda del maiale" (sì da noi si dice così, esattamente come la satira dice di quelli delle nostre parti: paragoni calzanti e agricoli!), morale a terra, giri avanti e indietro per due province carica di roba sporca/pulita nei soliti torpedoni poco puliti e pieni di ragazzini urlanti e puzzolenti. Il Natale mi rende più cattiva del solito.
Seriamente no. Ma anche no. Per Natale voglio una lavatrice. Fanculo il femminismo.

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