giovedì 7 aprile 2011

Aperitivizzando

A medicina si iscrivono ogni anno circa 1000 persone (almeno nella mia città) e ne vengono ammesse 200.
Dopo un po' che vivi in università giorno e notte, studi in biblioteca e corri da un reparto all'altro conosci un po' tutti. Almeno di faccia. Molto più spesso per gossip. La fauna è a dir poco variegata. Chi salverà il mondo, chi troverà la cura per tutte le malattie, chi segue le orme del padre-fratello-zio-zia-mamma-nipote-ecc, chi guadagnerà tanto, chi non guadagnerà mai niente e lo farà solo per volontariato (quelli che guadagneranno di più e saranno anch i più stronzi), chi passerà le notti in ospedale, chi ha lo studio aperto del papi (detta così sembra tutt'altra cosa), chi finirà alle 17.00 lasciando i colleghi nella merda, chi si ucciderà di lavoro e chi se ne fregherà altamente, chi sarà sempre in reparto alle 7.00 per dare una mano alle infermiere, chi le infermiere e i colleghi sono sicuramente peggio di me e non ne sanno niente. 
Di solito non è indicativo come la si pensa al primo anno, ma già ai primi tirocini comincia a delinearsi che medico diventerai. Chi: "Bello questo tirocinio! Sono stata in reparto tutto il giorno ma ne è valsa la pena", chi invece: "bello questo tirocinio alle 10 hai finito e ti mettono la firma". E' un attimo. Attenzione gente queste persone metteranno le mani nei vostri pancini!
Tutta questa lunga introduzione (anche inutile se vogliamo! ma mi sono dilungata come al solito) perchè ogni tanto complice il faccialibbbbro (con un sacco di B) qualcuno pensa bene di organizzare un aperitivo per tutti gli studenti di medicina.
Ora immaginate una mandria di disadattati sociali con pelle tendente al verdognolo occhiaie profonde come la fossa delle Marianne sotto o sovrappeso causa alimentazione sregolata al massimo e bisognosa di alcool giusto per intervallare e diluire appena l'incredibile quantità di caffeina che sono riusciti ad ingurgitare durante il giorno e la notte prima. Alcuni sono vestiti con guardaroba che costano come il mio appartamento, altri sono praticamente in pantaloni della tuta. la maggior parte di loro fuma come ciminiere o ha strane patologie psicofisiche da stress.
Sorseggiano qualcosa di alcolico (cosa non sempre è importante) la cui unica cosa che conta è che sia PIENO d'alcool, parlando tranquillamente di cosa hanno visto in sala operatoria/necroscopia, oppure raccontandosi gli aneddoti puù schifosi fino a che non si liberano attorno a loro posti a sedere o non devono rianimare qualcuno per lo schifo. Una certezza. Tutte le sociopatie le acquisiamo con il test d'ingresso, assieme al dono dell'ubiquità.
Parlotto allegramente con un ragazzo del terzo anno mio amico. Carino, entusiasta. Fa quasi tenerezza. Eravamo così anche noi. Incantati. Che bello mi vengono quasi le lacrime dalla commozione. Parliamo del più e del meno, ridiamo e scherziamo. Viene fuori che vorrebbe fare psichiatria criminale. Tutti noi all'inizio vogliamo fare le cose più disparate e fantasiose. Siamo tutti un po' romantici all'inizio. Ed è bello così. E' un modo per non impazzire del tutto!
Si avvicina questa ragazza del mio anno. Una di quelle che si sente bella e per i corridoi non ti saluta neanche. Magari si sentiva sola. Ciao come stai come non stai e convenevoli del caso. Poi mi rivolgo al mio amico: "Se vuoi chiedere qualcosa a lei frequenta in psichiatria" (io non sono proprio la persona adatta a cui chiedere!). 
Lui fibrilla. Lo vedi! E' felice. Ha un nuovo dio. comincia a chiederle della psichiatria criminale perchè è il suo sogno.
Lei scocciata. Alza le sopracciglia e spara: "Ah sì è un trend degli ultimi tempi". Se ne va. Noi basiti. Gelo completo. Chi cazzo è che parla di 'trend' per quanto riguarda le specializzazioni??? Ci guardiamo: "che figa di legno!" in coro. Scoppiamo a ridere. A rifare la scena non sarebbe venuta uguale. 
Due ragazzi che ridono beatamente con un bicchiere in mano. Per fortuna che c'è ancora chi ha capito che un sogno e una buona risata sono importanti per sopravvivere in questo mondo di pazzi.

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