giovedì 24 novembre 2011

Finanziamenti e Finanziarie

Questo è uno sfogo, e questa sotto è una mia foto. Quindi per la prima volta chi non sa nulla di questo blog e sa chi sono potrebbe tranquillamente riconoscermi, ma chissenefrega. A volte, forse, ne vale la pena.


Premetto che non so nulla di economia, per passare la parte relativa ad economia aziendale dell'esame di igiene avevo studiato come una dannata. Quello che proprio non mi riesce di capire però è come non riusciamo a trovare fondi per un'iniziativa così "nobile" come l'Ospedale dei Pupazzi. 

L'OdP (amorevolmente soprannominato ospedale di stica**i) è un'iniziativa del SISM (che a sua volta è il segretariato italiano degli studenti di medicina di cui faccio parte), che consiste in parole povere nel far passare ai bambini la paura dei medici e degli ospedali mediante il gioco. I bimbi vengono da noi con i loro pupazzi malati e assieme ai pupazzologi assistono ad una visita vera e propria, con tanto di strumentazioni, esami e sale chirurgiche ricreate a misura di bambino.

Ora io non sono una fan dei piccoli cuccioli di umano (cit.) ma è un'esperienza bellissima, non solo per i bambini che partecipano sempre entusiasti all'iniziativa (molti tornano tutti gli anni! e inventano patologie sempre più fantasiose!!!) ma anche per le famiglie, che si rendono conto di cosa aspettarsi grossomodo durante una visita, e per noi studenti, che forse per la prima volta nella nostra vita universitaria prendiamo parte a questo piccolo mondo di giochi e fantasia che è quello dei bambini.

Tutto questo per spiegare che trovo veramente inconcepibile che NESSUNO sia disposto a finanziare un'esperienza di questo genere! L'anno scorso ci siamo autofinanziati, nella vana speranza che quest'anno le cose cambiassero, ma guardandoci in tasca possiamo dire con certezza che non ce la faremo, che a Maggio deluderemo i nostri draghi, i panda, i delfini e gli squali giganti, non potremo steccare zampe, curare ferite, fare interventi chirurgici dai più elementari ai più complicati, salvare gli orsi dall'infarto o far partorire zebre incinta. I nostri morbidi pazienti (e soprattutto i loro piccoli proprietari) forse non riceveranno nessuna cura, nessun esame specialistico e nessun intervento chirurgico. Neanche i loro essenziali vomitostop, salvagola e sgonfiolin, o le ancora più importanti coccole e caramelle.

Mi dispiace, mi dispiace tantissimo. Ma nel mondo dei grandi i soldi del monopoli non sono sufficienti, e nel mondo degli ancora più grandi non siamo sufficienti noi nel nostro piccolo, la nostra poca pubblicità, la nostra inesistente politica e il nostro silenzioso clamore.

Non posso davvero credere che la crisi ci faccia più paura di una faccia triste.

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