La maggior parte dei nostri professori universitari si sono laureati quando ancora la teoria cellulare non era che un accenno. Sono cinica ma non del tutto. Di fatto è una realtà. Non sono solo sempre le stesse persone che insegnano e detengono cattedre in più corsi di studio, ma sono gli stessi professori di cui le sbobine di dieci anni prima vanno ancora bene per fare l'esame (cosa che l'80% di noi fa senza chiedersi più di tanto come si sia evolta la scienza in circa mezzo secolo).
Per la maggior parte degli studenti questo è più che accettabile. é questo che stupisce! Siamo giovani, dovremmo essere curiosi pronti a sperimentare, fare milioni di domande! Invece ci adagiamo sull'abitudine.
Il tirocinio bello è quello che lascia liberi alle 10.30, la lezione interessante è quella che si può saltare perchè non prendono la firma.
Taglieremo le pance alla gente. Questo mi spaventa.
Considerazioni introduttive a parte ho guardato 20 minuti un professore litigare con il proiettore neanche fosse in lavello della Hunziker, ne ho ascoltato uno senza diapositive di nessun tipo nè supporti grafici, e un altro il cui cavo non era compatibile con il sistema operativo e il proiettore.
Molto bene. Otto ore di lezione e un crampo dello scrittore a parte mi chiedo come in vent'anni non siano ancora stati capaci di capire come collegare un cavetto, cosa che probabilmente i loro figli sapevano fare a 5 anni e i macachi del dipartimento di neuroscienze a 2.
Forse siamo un'involuzione della specie. Una generazione senza maestri.
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