mercoledì 2 marzo 2011

Cellule

La maggior parte dei nostri professori universitari si sono laureati quando ancora la teoria cellulare non era che un accenno. Sono cinica ma non del tutto. Di fatto è una realtà. Non sono solo sempre le stesse persone che insegnano e detengono cattedre in più corsi di studio, ma sono gli stessi professori di cui le sbobine di dieci anni prima vanno ancora bene per fare l'esame (cosa che l'80% di noi fa senza chiedersi più di tanto come si sia evolta la scienza in circa mezzo secolo).
Per la maggior parte degli studenti questo è più che accettabile. é questo che stupisce! Siamo giovani, dovremmo essere curiosi pronti a sperimentare, fare milioni di domande! Invece ci adagiamo sull'abitudine.
Il tirocinio bello è quello che lascia liberi alle 10.30, la lezione interessante è quella che si può saltare perchè non prendono la firma.
Taglieremo le pance alla gente. Questo mi spaventa.
Considerazioni introduttive a parte ho guardato 20 minuti un professore litigare con il proiettore neanche fosse in lavello della Hunziker, ne ho ascoltato uno senza diapositive di nessun tipo nè supporti grafici, e un altro il cui cavo non era compatibile con il sistema operativo e il proiettore.
Molto bene. Otto ore di lezione e un crampo dello scrittore a parte mi chiedo come in vent'anni non siano ancora stati capaci di capire come collegare un cavetto, cosa che probabilmente i loro figli sapevano fare a 5 anni e i macachi del dipartimento di neuroscienze a 2.

Forse siamo un'involuzione della specie. Una generazione senza maestri.

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